Nuovo Album: M87
Nuovo Album: M87, ed eccomi qui, anche se con quasi 3 mesi di ritardo, a parlarvi del mio 7mo album.
- Klur
che è anche il titolo di un racconto di fantascienza che sto scrivendo da anni. “nome abbreviato del 5° pianeta nel sistema a due soli conosciuto come Dnor system nella galassia YWZ10 , la cui popolazione è composta da klurian e da due tipologie di androidi…” riporto la breve descrizione generale di Klur.
Il pianeta Klur che in superficie in superficie risulta avere pressappoco un aspetto lunare, ma su un grigio un po’ scuro e con radi riflessi verde brillante. Mentre c’è l’UNG [così com’è chiamato l’underground] che è popolato per la maggior parte da varie tipologie di androidi e robot. Musicalmente penso di aver reso l’idea sia di entrambi gli aspetti principali del pianeta.
- Gliese 581g
Questo è stato, penso, uno dei primi esopianeti trovati nell’ambito della ricerca di pianeti che si trovano nella zona definita abitabile, data una certa ritenuta ideale distanza dalla loro stella, che può anche significare la possibile presenza di acqua allo stato liquido sul pianeta.. Che infondo resta comunque non ancora visto come propriamente si intende vedere e cioè il vero aspetto, così anche qui, penso che musicalmente ho fatto in modo di far “vedere” sia l’aspetto ipotizzato sia una parte dello stesso ma con lo zoom, al di sotto delle nuvole.
- Andromeda’s Call
[la chiamata di Andromeda] ho scelto questo titolo perché sembra che Andromeda si stia avvicinando alla Via Lattea [la nostra galassia]… Per poi quasi sicuramente inglobarsi vicendevolmente per formare un’unica galassia, naturalmente più grande… ma questa è un’altra storia… e al presente non ci preoccupa minimamente di quando avverrà o quanto tempo ci metterà…
- Milkyway’s walk
Ed ecco a voi il quarto brano: “la camminata della Via Lattea”, la nostra galassia… Quella che a guardarla nel cielo ci sembra immobile ed esterna rispetto a noi della “biglia blu” [“the blue marble”]; eppure ci siamo dentro; ripondendo alla chiamata di Andromenda, “camminandole” incontro, pare, con cui un giorno formeranno un unica galassia, ma questo l’ho già detto per il brano precedente, ascoltatevi il pezzo…
- Cydonia’s bounce
E siamo al 5o brano, qui bounce inteso come un rimbalzo di Cydonia, sembra essere la traduzione più vicina al titolo che ho dato al brano. Riferendomi a come subito rimbalza alla vista quella misteriosa regione di Marte con le “piramidi” e la famosa “faccia di Marte”.
- Dolphyan Blues
Arriviamo al 6o brano e ci troviamo un blues. La curiosità è che appena approntata la composizione, avevo già salvato come 6a traccia, e tale è rimasta. Per le tracce in mezzo difficilmente decido mai a priori il numero, cioè un numero lo metto ma poi se non è la prima o l’ultima quel numero cambia. Quindi questo Blues, dritto e conciso nel tema e qua e là dissonante e sghembo nel solo, ho pensato altro non poteva essere che un mio tributo ai grandi Charles Mingus e Eric Dolphy… Mingus non è citato nel titolo, ma nel tema potreste scorgere un più che voluto accenno in fatto di note.
- Esoplanets
Esopianeti. Che dire di questo brano? Non ci avevo scritto il tema… Tema e solo tutto é scaturito dopo il pre-conteggio della registrazione del sax per un tema che é uscito fuori da sé. Ho poi affidato sempre al sax tenore i commenti sul tema e il solo [incentrato sul cambiamento del ritmo del basso e arpeggiando una diminuita sulla chitarra, e forse più che solo un altro tema con breve solo] ..
E al primo riascolto senza cuffie, mi son detto, e anche per Esoplanets, buona la prima…
- Human’s Myth
All’8a traccia: il mito degli umani. “Dedicato” agli androidi del pianeta Klur. Questo è uno di quei brani senza tema, dove il growling del sax sta a dire che difficilmente ci sarà androide che potrà riprodurre tale suono da un sax, da qui scaturisce per loro il mito di noi umani.
- Quantic Choice
Scelta quantica: questo è un altro brano senza tema principale, o per meglio dire uno di quei brani fra le cui caratteristiche principali c’è qualcosa di differente da una linea melodica o più… Altra caratteristica principale è che c’è l’estemporaneità dell’improvvisazione che in questo brano come in altri gode della freschezza del ‘buona la prima’…
- Event Horizon
Orizzonte degli Eventi, esplicitamente il visibile di M87, il buco nero che ha avuto, agli inizi di quest’estate, il primato di un “selfie” messo insieme da vari telescopi spaziali che si trovano sulla terra. Questa fotografia sta a dimostrare che i buchi neri esistono realmente, così come già precedentemente ipotizzati da scienziati del calibro di Albert Einstein, fra i primi a menzionare tali tunnel cosmici che possono trovarsi al centro di galassie…[per questa traccia è stata meglio la seconda take della prima].